Il film racconta la fiaba di un orfano, Totò (Francesco Golisano) che sogna un mondo dove “Buongiorno significa veramente buongiorno” in una MILANO post bellica capitale "morale" di un'Italia che sarebbe stata invasa da quel boom economico di cui la NOSTRA città insieme a GENOVA e TORINO rappresentò il Triangolo economico della rivoluzione industriale. Il protagonista vive in una baraccopoli e si innamorerà di Edvige, una ragazza povera di quella periferia che rappresenta il neorealismo di cui il regista e lo sceneggiatore furono fra i MAESTRI che diedero all’Italia alcuni dei 15 Premi Oscar (come MIGLIORI film stranieri) della sua storia.
Famosa la scena finale dove Totò e la giovane donna volano sulla scopa insieme agli altri netturbini in piazza del DUOMO, una sequenza che sarà poi adattata in chiave diversa dal regista Steven Spielberg per il capolavoro E.T Extra - terrestre. L’opera cinematografica costò 180.000.000 delle vecchie lire ossia il triplo di quanto previsto, a causa degli effetti speciali che furono utilizzati, un dato economico che per alcuni anni fu motivo di preoccupazione per Vittorio De Sica.
70 anni di Miracolo a Milano, un omaggio a un film e a una città
Reviewed by Alessandro Nardelli
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novembre 20, 2021
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