Cop26, ancora molte le distanze, intanto Alok Sharma ha pianto


di MARIO TAMBORRINO - Nel rush finale per trovare un accordo finale e quanto più condiviso che possa chiudere con un successo la Conferenza delle Parti di Glasgow, ci sono ancora molte incomprensioni. Non è ancora arrivata l’attesa dichiarazione finale, sulla quale, come prevedibile, si sta discutendo proprio durante questo fine settimana.

Nessun ulteriore cambiamento neanche nell’ultima bozza, la terza, uscita sabato, ma rimangono forti le distanze con quei paesi che sono i primi nelle emissioni di CO2. Cina e India hanno insistito per poter intervenire ancora una volta sul paragrafo dedicato all’eliminazione del carbone: si è passati da una ‘eliminazione graduale' a una meno ambiziosa ‘riduzione’, decidendo di rinunciare solo a quelle fonti che generano emissioni che non si possono abbattere con le attuali tecniche di cattura.

La delusione per quest’ultimo compromesso è stata espressa dalle lacrime di Alok Sharma, presidente della Cop26, che ha detto: “Sono profondamente dispiaciuto, ma è fondamentale proteggere questo pacchetto“.

Come ripetuto spesso durante la cronaca di questo vertice, si tratta di bozze e rimane quindi il beneficio del dubbio (al limite dell’illusione) su eventuali ripensamenti.

Secondo Ed King della Fondazione europea per il clima, “questo è un vertice incredibilmente difficile da definire. Ha una complessità estenuante, unica”; i problemi sono legati al grande numero di questioni discusse, spesso collidenti tra loro.

Ci sono state incomprensioni anche sulla questione economica, in particolare sui finanziamenti per un fondo destinato ai danni subiti dai paesi poveri a causa della crisi climatica. Secondo “Politico“ la causa è da ricercarsi nella debole stabilità interna dei paesi del G7, la cui unica eccezione sarebbe rappresentata proprio dall’Italia di Draghi, quest’anno partner della Conferenza. E vedendo la situazione attuale, caratterizzata da un’alta granularità di interessi diversi, sembrano non essere stati ascoltati gli appelli del Primo Ministro alla collaborazione e alla multilateralità, già evocati nello scorso G20.

Cop26, ancora molte le distanze, intanto Alok Sharma ha pianto Cop26, ancora molte le distanze, intanto Alok Sharma ha pianto Reviewed by Alessandro Nardelli on novembre 14, 2021 Rating: 5

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