Sì è parlato molto dello squilibrio tra i generi e di come la crisi climatica lo acuisca: dati alla mano, l'80% degli sfollati a causa del cambiamento climatico è donna, così come il 70% degli 1,3 miliardi di persone che vivono in condizioni di povertà.
“Il riscaldamento globale è una minaccia che moltiplica, amplifica e accelera le ineguaglianze esistenti nella nostra economia e società» ha affermato Nancy Pelosi, aggiungendo che il 15 novembre al Congresso passerà anche il «Build Back Better Bill», un importante programma che contiene leggi e fondi cruciali per la svolta «green» degli Stati Uniti e per un'ulteriore implementazione nel mondo del lavoro delle donne.
Sulla stessa linea Ocasio-Cortez che ai microfoni ha parlato così: “La giustizia climatica si otterrà solo con la giustizia di genere e con la protezione delle comunità indigene e delle culture indigene, che sapete, sono spesso matriarcali», facendo riferimento ai casi di sparizione o di uccisioni di donne indigene, spesso avvenute presso siti di estrazione di combustibile fossile.
Nel corso del summit di ieri si è parlato di due studi scientifici sul cambiamento climatico: il primo è stato realizzato da Carbon Action Tracker, un gruppo di scienziati indipendente, che, basandosi sugli attuali accordi (e soprattutto disaccordi) presi alla Cop26, ha elaborato un modello statistico che prevede come la temperatura media del pianeta potrebbe salire addirittura di 2,4 gradi entro il 2100. Il secondo è una ricerca del Met Office, l’agenzia Meteorologica britannica, che ha previsto come, con un aumento di 2 gradi, 1 miliardo di persone sarebbero a rischio di ondate di calore, siccità e inondazioni. Per oggi è previsto il ritorno al vertice del premier britannico Boris Johnson, che pare parlerà proprio dell’urgenza di superare le differenze fra i paesi e agire per l’interesse del mondo intero.
Cop26, martedì è stato il giorno della parità di genere e diritti
Reviewed by Alessandro Nardelli
on
novembre 10, 2021
Rating:
Nessun commento: