Cop26, nella seconda settimana si discute di come concretizzare le promesse


di MARIO TAMBORRINO - Lunedì ha avuto inizio la seconda settimana della 26° Conferenza delle Parti a Glasgow, in Scozia. Dopo il weekend di pausa dai lavori tecnici, in cui abbiamo visto sfilare per le strade le manifestazioni ambientaliste, riprende l’agenda degli incontri e del dialogo.

I Paesi partecipanti si riuniranno in gruppi di lavoro ristretti, per cercare di arrivare a decisioni concrete riguardo alle promesse fatte la settimana scorsa, come lo stanziamento dei finanziamenti ai paesi poveri, la definizione delle regole per il mercato del carbonio e la creazione di un sistema per valutare l’effettiva riduzione delle emissioni dei vari paesi. Dare un ‘come’, dunque, agli NDC (Nationally Determined Contributions) dei rispettivi partecipanti, che sono scelti in maniera autonoma e volontaria da ciascun Paese. Per il momento, comunque, non ci sono maniere per quantificare nel prossimo futuro la misura effettiva degli impegni presi, ne’ eventuali sanzioni per chi non li rispetta.

L’IEA, l’Agenzia Internazionale dell’Energia, ha pubblicato nei giorni scorsi una proiezione basata sulle promesse deliberate al summit, secondo la quale si dovrebbe riuscire a limitare l’aumento delle temperature globali a 1,8°C, al di sopra quindi del tetto massimo di 1,5°C promesso durante la CoP26 e anche al G20. Un risultato sicuramente deludente rispetto alle aspettative tanto evocate, anche se non del tutto negativo, considerando che l’aumento massimo di 2°C è considerato parecchio rischioso per il futuro.

Lunedì pomeriggio alla Conferenza è intervenuto anche l’ex Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che si è rivolto così agli attivisti per l’ambiente: “Dovete essere arrabbiati, dovete essere frustrati, ma date una direzione a questa rabbia, controllate questa frustrazione. Continuate a spingere sempre più forte, per ottenere sempre di più – perché è quello che serve per questa sfida”, parafrasando così la celebre frase del fondatore di Apple, Steve Jobs (“Siate affamati, siate folli”) e incoraggiando i giovani a diffondere consapevolezza tra gli adulti che li circondano, rei secondo lo stesso Obama di non aver fatto abbastanza per fermare l’attuale crisi climatica.
Cop26, nella seconda settimana si discute di come concretizzare le promesse Cop26, nella seconda settimana si discute di come concretizzare le promesse Reviewed by Alessandro Nardelli on novembre 09, 2021 Rating: 5

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