(FOTO ANSA)
di CLARA LACORTE - È morto all’età di quasi 80 anni Salvatore Di Gangi, boss mafioso e fedelissimo di Totò Riina, condannato già a 17 anni per mafia. L’uomo si trovava in custodia cautelare ad Asti ed era stato scarcerato per motivi di salute.
L'uomo è stato trovato morto sabato 27 novembre all’interno di una galleria di Genova che collega la stazione di Principe a quella di Brignole e in tasca aveva un biglietto del treno per una cittadina del Sud.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Di Gangi, era salito prima a bordo del treno dove era stato fatto scendere perché sprovvisto di Green Pass e, poi, una volta sceso sarebbe stato colto da un malore mentre passeggiava vicino ai binari e travolto da un treno merci.
Per il momento la Questura di Genova ha escluso l’ipotesi di reato ma, considerando il passato criminale di Di Gangi, resta comunque aperta la possibilità che ci possa essere stato il coinvolgimento di terzi. Sul corpo è stata disposta, da parte del sostituto procuratore della Dda, l’autopsia per chiarire le dinamiche dell’incidente.
Il suo nome era già apparso, inoltre, durante un’indagine ad ottobre sul resort Torre Macauda, alberghi di lusso di Sciacca spesso al centro di diverse inchieste di mafia, di cui pare che Di Gangi e suo figlio Alessandro si fossero riappropriati dopo un giro illecito di denaro e accordi, tra cui con un dirigente di banca che avrebbe rilasciato una quietanza per un pagamento di 8 milioni avendone ricevuti solo 4.
Genova: trovato morto sui binari Salvatore Di Gangi, fedelissimo di Totò Riina
Reviewed by Alessandro Nardelli
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novembre 29, 2021
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