Il Dl Green Pass ha ottenuto la fiducia in Camera ed è legge

di MARIO TAMBORRINO - Nella giornata di mercoledì la Camera ha votato per la questione di fiducia del Dl Green Pass, con 453 sì, 23 no e nessun astenuto, dopo aver ricevuto la fiducia dal Senato una settimana fa con 199 voti favorevoli, 38 contrari e 0 astenuti. Il testo definisce le modalità d’uso della certificazione verde nei luoghi di lavoro pubblici e privati ed era stato varato dall’esecutivo il 21 settembre scorso, prima di entrare in vigore a partire dal 15 ottobre. Dopo l’esame odierno a Montecitorio si è proceduto all’usuale iter per la trasformazione in legge, sempre nell’aula della Camera, poi concluso con 300 sì e 33 no.

Non c’è stata nessuna correzione, oltre alle due modifiche già apportate dal Senato: la prima prevede la possibilità, a discrezione del lavoratore, di consegnare il proprio Green Pass al datore di lavoro, per evitare i relativi controlli per tutto il periodo di validità del certificato; tale modifica è stata comunque criticata dal Garante della Privacy e per questo potrebbe essere soggetta a cambiamenti o rimozione. La seconda modifica concede al lavoratore di terminare la propria giornata lavorativa in caso di scadenza del Green Pass in quella stessa giornata.

Nel dibattito parlamentare è stata poi approvata una norma transitoria che consente a chi pratica professioni infermieristiche od ostetriche e professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione, che abbiano un contratto pubblico con la sanità, di effettuare prestazioni in altri ambiti di servizio (come Rsa) per un monte orario complessivo fino a 4 ore, previo accordo con l’azienda che dovrà autorizzarli. Una decisione presa per cercare di sopperire a eventuali mancanze di personale.