di EMANUELE CARLO OSTUNI - L’Italia è una penisola che poggia in gran parte sull’acqua e MILANO, nonostante la sua non marittima posizione è città all’avanguardia anche in campo idrico, infatti possiede una rete enorme lunga complessivamente 2.228 Km quanto la distanza fra il capoluogo lombardo e IL Cairo (Egitto) attingendo al 100% dalle falde sottarranee, che attraverso la centrale di S.Siro insieme a altre centrali e un sistema chiamato telemetria fornisce l’acqua potabile come prodotto finale destinato a noi utenti.
Il termine sopracitato è riferito alle tipiche fontanelle che spesso vediamo dislocate anche nei parchi pubblici; ve ne sono 418 lungo la nostra città e hanno un significato popolare, in quanto si chiamano così perché l’acqua a getto continuo ricorda il pianto delle vedove.
Queste fontane civiche sono presenti in tutta la città e si chiamano in modo diverso a secondo del dialetto del luogo. Si pensi che Piazza Fontana, tragicamente nota per la strage del 1969, deve il suo nome alla presenza della prima fontana costruita dall’Architetto Giuseppe PIERMARINI e inaugurata il 15 Agosto 1789 che non cambiò più denominazione civica nonostante dovesse essere solo una dicitura toponomastica momentanea.
La Vedovella, la fontanella di Milano, patrimonio storico
Reviewed by Alessandro Nardelli
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novembre 24, 2021
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