Manifestazioni no-Green pass: stop ai cortei nelle città italiane

(Foto di archivio)

di CLARA LACORTE - Stop ai cortei in Piazza Duomo a Milano, nel centro storico di Napoli e a Piazza del Popolo a Roma. La stretta sui cortei, avanzata dalla ministra Lamorgese lo scorso 10 novembre, è già in atto in queste ore in diverse città italiane.

 
E’, inoltre, vietata la sfilata in auto annunciata a Padova per oggi pomeriggio, ideata per aggirare la direttiva dal Viminale.

I comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza si occuperanno, in queste salienti ore, di controllare le aree di interesse. Le manifestazioni, dunque, sono permesse ma senza intaccare in alcun modo la vita degli altri cittadini i quali hanno regolarmente svolto il ciclo vaccinale.

Intanto a Milano, nella giornata di oggi, è prevista la diciassettesima iniziativa no-Green pass alla quale pare aderirà Robert F. Kennedy Jr, figlio di Bob F. Kennedy. La Confcommercio teme che a causa di tale iniziativa ci possa essere, per le attività commerciali, una perdita fino a 4 milioni di Euro. Intanto il prefetto ha proibito nei giorni dal 25 novembre al 9 gennaio di riunirsi nell’area di Piazza Duomo e corso Vittorio Emanuele, dove saranno allestiti i mercatini di Natale.

Nella Capitale sono pronti a scendere in piazza circa 1500 persone che non potranno però superare la zona del Circo Massimo. Sono, inoltre, vietate le zone del centro storico e le vie dello shopping. Nei pressi di Palazzo Chigi è stato potenziato il servizio d’ordine pubblico.

Anche nella città di Napoli è stato disposto il divieto di manifestare nelle vicinanze di Via Toledo, Via Chiaia e, soprattutto, nella zona del centro storico, particolarmente densa di attività commerciali e transito abituale di residenti e turisti.

Sta facendo discutere, infine, in questi giorni, la destituzione del parroco Gino Petrarosa della chiesa di San Sebastiano Martire di Marischio a Fabriano (Ancona), il quale aveva ospitato per un incontro sulla tematica no vax il medico, Roberto Petrella, radiato dall’ordine dei medici. La riunione, avvenuta nel completo inadempimento delle regole anti covid, era stata filmata dallo stesso medico e poi pubblicata sui social.