di VERONICA CARACCIOLO - Si è spento ieri a Roma Dino Pedriali, classe 1950, diventato celebre per aver realizzato gli scatti in bianco e nero a Pier Paolo Pasolini nel 1975, poco prima della morte di quest’ultimo.
Pedriali da anni stava combattendo contro un tumore alla gola operato anni fa, ma non si era mai ripreso del tutto.
A questo male si era aggiunta anche la depressione, causata probabilmente da una nipote di Pasolini che gli aveva fatto causa e chiedeva indietro l’archivio delle foto fatte allo scrittore.
Una vita dedicata pienamente alla fotografia. Tra i ritratti ci sono Moravia, Manzù, De Chirico, Fellini, Warhol e tanti altri grandi nomi.
Nonostante la ricchezza artistica accumulata negli anni, Pedriali non ha mai ricevuto riconoscimenti istituzionali e si era allontanato dal mondo dell’arte proprio per questo motivo.
Negli ultimi anni aveva smesso di vendere scatti e viveva con il soldi della SIAE.
“Tutti i risparmi di Dino purtroppo sono stati consumati dai mesi di malattia. Da tempo poteva contare solo sui diritti raccolti dalla Siae”, dichiara Valeri che insieme ad altri amici sta cercando di contattare anche le istituzioni culturali romane per permettere un maggiore riconoscimento del talento di Pedriali.
La sua ultima esposizione risale al Giugno 2020, “E tu splendi invece”, organizzata a Roma dalla fondazione Alda Fendi e dedicata a Pasolini, che oltre alle 110 foto contava anche 15 scatti inediti di nudo che Pedriali aveva scattato allo scrittore nel 1975.
I funerali si svolgeranno Sabato 13 Novembre alle 11 nella Chiesa degli artisti in Piazza del Popolo a Roma.
Pedriali da anni stava combattendo contro un tumore alla gola operato anni fa, ma non si era mai ripreso del tutto.
A questo male si era aggiunta anche la depressione, causata probabilmente da una nipote di Pasolini che gli aveva fatto causa e chiedeva indietro l’archivio delle foto fatte allo scrittore.
Una vita dedicata pienamente alla fotografia. Tra i ritratti ci sono Moravia, Manzù, De Chirico, Fellini, Warhol e tanti altri grandi nomi.
Nonostante la ricchezza artistica accumulata negli anni, Pedriali non ha mai ricevuto riconoscimenti istituzionali e si era allontanato dal mondo dell’arte proprio per questo motivo.
Negli ultimi anni aveva smesso di vendere scatti e viveva con il soldi della SIAE.
“Tutti i risparmi di Dino purtroppo sono stati consumati dai mesi di malattia. Da tempo poteva contare solo sui diritti raccolti dalla Siae”, dichiara Valeri che insieme ad altri amici sta cercando di contattare anche le istituzioni culturali romane per permettere un maggiore riconoscimento del talento di Pedriali.
La sua ultima esposizione risale al Giugno 2020, “E tu splendi invece”, organizzata a Roma dalla fondazione Alda Fendi e dedicata a Pasolini, che oltre alle 110 foto contava anche 15 scatti inediti di nudo che Pedriali aveva scattato allo scrittore nel 1975.
I funerali si svolgeranno Sabato 13 Novembre alle 11 nella Chiesa degli artisti in Piazza del Popolo a Roma.
Morto Dino Pedriali, il fotografo di Pasolini
Reviewed by Alessandro Nardelli
on
novembre 12, 2021
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