DI EMANUELE CARLO OSTUNI - 50 anni fa, era il 1971, negli studi di registrazione di Roma e Milano uno dei gruppi rock – progressivi più famosi dell’epoca, i New Trolls di Giorgio D’Adamo, Gianni Belleno, Nico Di Palo, Vittorio De Scalzi e Maurizio Salvi, ci regalavano una pietra miliare della Storia della Musica Italiana e non solo. Parliamo di quel "Concerto Grosso per I New Trolls N°1" sullo spartito di Luis Enriquez Bacalov, compositore argentino naturalizzato italiano e vincitore del premio Oscar 1996 per la colonna sonora (drammatica) del "Il Postino" di Michael Radford, che attraverso questo esperimento musicale su suggerimento di Sergio Bardotti, allora produttore del complesso, volle riportare all’attenzione il periodo barocco della musica italiana quel concerto grosso che Arcangelo Corelli (1653 – 1713) per primo denominò e utilizzò nel’600. L’album che vide anche un seguito in Concerto Grosso 2 del 1976, secondo me non allo stesso livello del precedente, anche se di buona fattura, è un capolavoro capace di unire i New Trolls e l’orchestra diretta dal compositore in una miscela surreale di atmosfere vagamente Scespiriane, se pensiamo che l’adagio riecheggia di frammenti tratti dall’AMLETO del SOMMO Drammaturgo Inglese.
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