Palermo, arresto per riciclaggio. Blitz Italia-Albania

di CLARA LACORTE - Palermo, il 90enne Francesco Zummo, imprenditore plurindagato e collaboratore dell’ex sindaco mafioso Vito Ciancimino, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di riciclaggio e autoriciclaggio di denaro.

Arrestato anche il commercialista Fabio Petruzzella, fratello di una magistrata palermitana, che avrebbe aiutato l'uomo a far sparire i soldi, nello specifico 19 milioni, trasferiti su un conto di una banca a Tirana, in Albania. L’inchiesta ha coinvolto, inoltre, un gruppo di albanesi che avrebbero aiutato Zummo e i suoi complici.

Lo scorso agosto, la Procura Anticorruzione albanese aveva segnalato ai Pm di Palermo di aver bloccato un conto aperto dall’imprenditore con 19 milioni di euro provenienti da istituti di credito svizzeri.

Zummo era già stato indagato in passato dal giudice Giovanni Falcone e condannato in primo grado a 5 anni per favoreggiamento e associazione mafiosa, poi assolto in appello.

Le fortune da lui accumulate erano tutte di provenienza illecita, infatti, nel 2001 gli vennero sequestrati beni per circa 150 milioni di euro. Numerosi pentiti lo hanno accusato, inoltre, di aver spostato ingenti quantità di denaro all’estero, in particolare in Svizzera e di aver collaborato in più occasioni con Cosa Nostra.