nella casa in Connecticut, all'interno della quale vive la moglie Joanne Woodward.
Scritta in collaborazione con lo sceneggiatore Stewart Stern, uscirà nell’autunno 2022. Ad annunciarne l’uscita è l’editore Alfred A. Knopf il quale ha specificato che il memoir conterrà i pensieri dell’attore su “recitazione, regia, famiglia, successo, Hollywood, Broadway, il matrimonio con Joanne Woodward durato per cinquant'anni, politica, alcol, corse e la vecchiaia”.
Newman è morto nel 2008 all’età di 83 anni, ma aveva cominciato a scrivere la storia della sua vita in prima persona negli anni ’80, anche grazie all’aiuto di Stern, il quale aveva parlato con amici, familiari, attori e registi con cui Paul aveva lavorato. È un libro di memorie nel quale si toccano temi di ogni tipo, fino ai più intimi.
Dalle sue parole si scopre il senso di inferiorità che provava verso Marlon Brando e James Dean.
Il rapporto difficile con i genitori -“se non fosse stato un bel bambino la madre non lo avrebbe degnato di uno sguardo”, ha spiegato il curatore Gethers”-, le sue insicurezze, gelosie da attore, l’alcol, i suoi difetti da marito nel primo matrimonio e poi da genitore, data la morte del primo figlio Scott a soli 28 anni a causa di avvelenamento da alcolici e poi l’unione con la Woodward.
"Non rifugge dai suoi demoni e il candore dell'attore è, di volta in volta, sorprendente, intelligente, divertente, autocritico e tenero", ha affermato Gethers..
Attore, regista, produttore, pilota automobilistico attivista e imprenditore, Newman nella sua lunga carriera ha vinto ben tre Oscar, sette Golden Globe e un Emmy Award, oltre a ricevere una stella sull'Hollywood Walk of Fame.
Scritta in collaborazione con lo sceneggiatore Stewart Stern, uscirà nell’autunno 2022. Ad annunciarne l’uscita è l’editore Alfred A. Knopf il quale ha specificato che il memoir conterrà i pensieri dell’attore su “recitazione, regia, famiglia, successo, Hollywood, Broadway, il matrimonio con Joanne Woodward durato per cinquant'anni, politica, alcol, corse e la vecchiaia”.
Newman è morto nel 2008 all’età di 83 anni, ma aveva cominciato a scrivere la storia della sua vita in prima persona negli anni ’80, anche grazie all’aiuto di Stern, il quale aveva parlato con amici, familiari, attori e registi con cui Paul aveva lavorato. È un libro di memorie nel quale si toccano temi di ogni tipo, fino ai più intimi.
Dalle sue parole si scopre il senso di inferiorità che provava verso Marlon Brando e James Dean.
Il rapporto difficile con i genitori -“se non fosse stato un bel bambino la madre non lo avrebbe degnato di uno sguardo”, ha spiegato il curatore Gethers”-, le sue insicurezze, gelosie da attore, l’alcol, i suoi difetti da marito nel primo matrimonio e poi da genitore, data la morte del primo figlio Scott a soli 28 anni a causa di avvelenamento da alcolici e poi l’unione con la Woodward.
"Non rifugge dai suoi demoni e il candore dell'attore è, di volta in volta, sorprendente, intelligente, divertente, autocritico e tenero", ha affermato Gethers..
Attore, regista, produttore, pilota automobilistico attivista e imprenditore, Newman nella sua lunga carriera ha vinto ben tre Oscar, sette Golden Globe e un Emmy Award, oltre a ricevere una stella sull'Hollywood Walk of Fame.
Paul Newman: ritrovata la sua autobiografia inedita
Reviewed by Alessandro Nardelli
on
novembre 05, 2021
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