Sport, riaperta l’inchiesta sulla morte di Marco Pantani


di ANTONIO A. INTREVADO - Sono passati quasi diciotto anni da quando nella maledetta notte di San Valentino 2004 il sole è tramontato definitivamente sulla vita di Marco Pantani. La versione ufficiale, confermata da due inchieste (2004-2014) e ribadita dalla Cassazione, ha sempre parlato di morte per overdose di cocaina, ma mamma Tonina e papà Paolo non hanno mai creduto fino in fondo a questa ricostruzione e, continuando a lottare per conoscere tutta la verità, sono riusciti ad ottenere l’apertura di un nuovo fascicolo. La procura di Rimini ha avviato un’ulteriore indagine per cercare di capire se il Pirata sia stato ucciso e la madre dello scalatore di Cesenatico è stata ascoltata dagli inquirenti.

Questa nuova svolta nella vicenda deriverebbe soprattutto dalle parole del pusher Fabio Miradossa, il quale ha dichiarato che Marco sarebbe stato ammazzato. Senza dimenticare che il crollo umano del Pirata cominciò quando fu trovato positivo al famoso controllo antidoping di Madonna di Campiglio durante il Giro d’Italia 1999 che stava letteralmente dominando. Ematocrito troppo alto e corridore spedito a casa, mentre in seguito si sarebbe appurato che forse anche la criminalità organizzata era coinvolta: “Mi dissero di scommettere contro Pantani perché non avrebbe finito il Giro”, queste le parole del boss Renato Vallanzasca.

La speranza è che Marco possa un giorno, finalmente, riposare in pace. Si è trovato coinvolto in qualcosa di molto più grande di lui, in un sistema (ciclistico e non) decisamente poco pulito e, purtroppo, ne è rimasto travolto. Servirà a poco, ma l’affetto che la gente comune continua a dimostrargli lungo le strade del Giro con cori, scritte sull’asfalto e cartelloni prova inequivocabilmente che Marco non è semplicemente passato, ma ha lasciato un segno nel cuore di chiunque ami lo Sport.

Per la doppietta Giro-Tour nel ’98, per il duello con Tonkov a Montecampione, per la rimonta irreale di Oropa, per la dimostrazione di onnipotenza a Les Deux Alpes, per la commozione che suscitava quando gettava la bandana e, mani basse sul manubrio, decideva di salutare il resto del gruppo: faceva semplicemente un altro sport rispetto a tutti gli altri.

Un artista della bicicletta, un “elefante magrolino che scriveva poesie”, un uomo, Marco, che andava così forte in salita per abbreviare l’agonia. Uomini così non muoiono mai per sempre.

Ecco perchè è doveroso andare in fondo alla vicenda.
Sport, riaperta l’inchiesta sulla morte di Marco Pantani Sport, riaperta l’inchiesta sulla morte di Marco Pantani Reviewed by Alessandro Nardelli on novembre 23, 2021 Rating: 5

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