di MARIO TAMBORRINO - Nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10 è stata completata la prima bozza ufficiale della Dichiarazione finale della Cop26. Non ci sono state sostanziali novità, sono stati confermati la maggior parte degli accordi presi fino a questo momento, anche se è opportuno ricordare che si tratta di una bozza e che può essere soggetta a cambiamenti e a decisioni dell’ultima ora.
C’è “allarme e preoccupazione per il fatto che le attività umane hanno causato fino ad oggi circa 1,1°C di riscaldamento globale e che gli impatti si stanno facendo sentire in ogni regione” e si richiama all’impegno di tenere basso l’aumento al di sotto dei 2°C al 2100, come ha già avvertito il rapporto del gruppo di scienziati del Carbon Action Tracker.
Nella bozza si dichiara anche la necessità di ridurre, inizialmente, le emissioni del 45% entro il 2030, per poi arrivare alla neutralità carbonica entro una non meglio definita “metà del secolo”; abbiamo già visto come quest’ultimo termine abbia una collocazione temporale relativa per ogni Paese partecipante, spesso determinata in base a dinamiche interne.
Rimangono i finanziamenti ai Paesi economicamente più deboli e colpiti dagli effetti dei cambiamenti climatici per aiutarli nella transizione ecologica, anche se, almeno finora, mancano precisazioni su eventuali risarcimenti per perdite e danni.
Greta Thunberg e altri 13 attivisti promotori hanno lanciato una petizione che sarà destinata al Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres: l’oggetto è la richiesta di classificare il surriscaldamento globale come “emergenza climatica sistemica”, in modo da mettere in moto una risposta fatta di azioni concrete, al pari di quanto successo con la pandemia di COVID-19.
Si è parlato anche di trasporti e di come attuare una transizione globale verso un trasporto a emissioni zero, esortando le aziende del settore e i governi a fermare le vendite di auto e furgoni a benzina e diesel entro il 2040. Molte compagnie hanno aderito, con le eccezioni di colossi come Volkswagen e BMW, che al momento si sono rifiutate.
Trasporti, ma non solo. Di cosa si è parlato mercoledì alla Cop26
Reviewed by Alessandro Nardelli
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novembre 11, 2021
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