(FOTO PIXABAY)
di CLARA LACORTE - Altre quattro morti avvenute ieri, giovedì 16 dicembre, appesantiscono il già grave bilancio di morti sul lavoro in Italia.
Vittorio Tommasone, un operaio di 59 anni, stava lavorando a Ischia senza un regolare contratto di lavoro, occupandosi della ristrutturazione di un edificio privato quando, improvvisamente, è caduto giù dall’impalcatura. Il forte impatto non gli ha lasciato scampo ed è morto. Subito dopo l’impatto, è stato portato dai suoi colleghi di lavoro presso l’ospedale Rizzoli ma, purtroppo, le ferite risultavano essere gravissime e i medici non hanno potuto fare altre che constatane il decesso. Il cantiere è stato sequestrato e verranno fatti i dovuti accertamenti per capire le dinamiche dell’incidente.
Il secondo incidente si è verificato nel tarantino presso un’azienda logistica e nolo di macchine operatrici sulla statale Appia all’altezza di Massafra. Luigi Aprile, 51 anni, operaio, stava spostando una gru da un camion quando il macchinario si è inclinato facendoli perdere l’equilibrio. L’uomo è morto sul colpo dopo esser precipitato giù da un’altezza di 10 metri, sbattendo la testa.
Ma la tragica mattanza non si arresta qui; Pierino Oronzo, 55 anni, è morto per ustioni sul corpo mentre stava effettuando alcuni lavori di posa di una guaina su un immobile.
Ancora più tragica è stata la morte di Adriano Balloi, 60 anni, arrivato in condizioni gravissime presso l’ospedale Brotzu di Cagliari. Era rimasto incastrato sotto un escavatore mentre lavorava presso un terreno privato a Monte Attu. Anche lui lavorava senza un regolare contratto.
Le statistiche parlano di almeno tre/quattro vittime al giorno, ogni giorno con alcuni casi in cui addirittura vi è un picco di sette/otto tragedie. Si continua a morire sul lavoro, una strage continua ed infinita che si inasprisce ancor di più se si pensa che dietro ad ogni lavoratore vi è una famiglia straziata dal dolore.
Vittorio Tommasone, un operaio di 59 anni, stava lavorando a Ischia senza un regolare contratto di lavoro, occupandosi della ristrutturazione di un edificio privato quando, improvvisamente, è caduto giù dall’impalcatura. Il forte impatto non gli ha lasciato scampo ed è morto. Subito dopo l’impatto, è stato portato dai suoi colleghi di lavoro presso l’ospedale Rizzoli ma, purtroppo, le ferite risultavano essere gravissime e i medici non hanno potuto fare altre che constatane il decesso. Il cantiere è stato sequestrato e verranno fatti i dovuti accertamenti per capire le dinamiche dell’incidente.
Il secondo incidente si è verificato nel tarantino presso un’azienda logistica e nolo di macchine operatrici sulla statale Appia all’altezza di Massafra. Luigi Aprile, 51 anni, operaio, stava spostando una gru da un camion quando il macchinario si è inclinato facendoli perdere l’equilibrio. L’uomo è morto sul colpo dopo esser precipitato giù da un’altezza di 10 metri, sbattendo la testa.
Ma la tragica mattanza non si arresta qui; Pierino Oronzo, 55 anni, è morto per ustioni sul corpo mentre stava effettuando alcuni lavori di posa di una guaina su un immobile.
Ancora più tragica è stata la morte di Adriano Balloi, 60 anni, arrivato in condizioni gravissime presso l’ospedale Brotzu di Cagliari. Era rimasto incastrato sotto un escavatore mentre lavorava presso un terreno privato a Monte Attu. Anche lui lavorava senza un regolare contratto.
Le statistiche parlano di almeno tre/quattro vittime al giorno, ogni giorno con alcuni casi in cui addirittura vi è un picco di sette/otto tragedie. Si continua a morire sul lavoro, una strage continua ed infinita che si inasprisce ancor di più se si pensa che dietro ad ogni lavoratore vi è una famiglia straziata dal dolore.
Altre quattro morti sul lavoro, uno di loro schiacciato da un escavatore e uno ustionato dal bitume
Reviewed by Alessandro Nardelli
on
dicembre 17, 2021
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