Arrestato Graziano Mesina, latitante dal luglio 2020

(FOTO ANSA)

di CLARA LACORTE - Nel corso della notte di sabato 18 dicembre è stato arrestato dai carabinieri del Ros con il supporto del Gis, del comando provinciale dei carabinieri di Nuoro e dello squadrone eliportato cacciatori di Sardegna, il famoso esponente del banditismo sardo, Graziano Mesina, conosciuto anche come “Grazianeddu”.

 
Mesina era latitante dal luglio 2020, quando si era sottratto alla pena di 24 anni di reclusione per traffico internazionale di droga, emesso dalla procura generale presso la Corte di Appello di Cagliari. Una latitanza durata 17 mesi durante alle quale ha subito la perdita di due sorelle, Antonia e Rosa e di un nipote, Giancarlo Pisanu, a causa del Covid.

Mesina, 79 anni, aveva trascorso 40 anni della sua vita in carcere e, successivamente, aveva ottenuto una grazia nel 2004. Nel 2013 fu nuovamente arrestato e condannato a 30 anni di carcere in primo grado, condannata confermata poi nel 2018 dalla Cassazione per traffico internazionale di droga. Quando i carabinieri erano giunti però presso la sua abitazione a Orgosolo, Mesina era già fuggito.

È stato rintracciato dalle forze dell’ordine all’interno dell’abitazione di una coppia a Desulo (NU). Non si sa però con certezza da quanto tempo fosse ospite in quella casa. I due coniugi sono ora indagati per favoreggiamento. Alla vista dei carabinieri, Mesina non ha avuto alcuna reazione se non quella di rivolgere uno sguardo al cielo.

Nel corso della conferenza stampa tenutasi a Cagliari, gli investigatori dicono di aver trovato una grande somma di denaro nell’abitazione e che, probabilmente, il latitante era pronto a muoversi. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione il bandito dormiva vestito, senza armi addosso e con 6.000 euro.