“Solo una parte delle opere dei musei statali è attualmente esposta: il resto è custodito nei depositi, da cui proviene la totalità dei dipinti e dei reperti coinvolti in questa iniziativa. È un progetto a lungo termine che mira a valorizzare l’immenso patrimonio culturale di proprietà dello Stato”, ha affermato il ministro.
A Nemi, la nave di Caligola ritroverà la Testata di trave bronzea; a Bassano Romano la villa di Vincenzo Giustiniani recupererà la statua del Gladiatore che uccide il leone; a Trieste il Castello di Miramare riavrà indietro la tela “Allegoria di Trieste e dell’Istria” di Annibale Strata.
“Il mio auspicio è che l’arrivo di queste opere nei musei e piccoli centri venga accolto come un evento, che sia sentito e valorizzato. Poi da cento si potrà arrivare a mille e anche a 10 mila, la grande quantità di opere custodite e tutelate nei depositi lo consente”, ha aggiunto Franceschini.
La spesa per questo progetto è di circa 1 milione di euro. Inoltre, è in corso anche una collaborazione con la Rai per una serie di documentari, i quali porteranno un investimento nella digitalizzazione delle opere da poter ammirare.
Cento opere dell’arte italiana tornano a casa
Reviewed by Alessandro Nardelli
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dicembre 13, 2021
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