In linea di massima si è agito per implementare le norme già contenute nel Codice Rosso, cioè quell’insieme di normative che agiscono in materia di tutela di vittime di violenza di genere, estendendo casi di procedibilità e inasprendo le pene già in vigore.
Le novità principali sono la comparazione delle misure di prevenzione previste dal codice antimafia con quelle dirette a chi commette quei reati contemplati dal Codice Rosso: in pratica, chi, per esempio, viene accusato di reati come tentato omicidio, violenza sessuale, deformazione permanente del viso è soggetto a provvedimenti come sorveglianza speciale, obbligo e divieto di soggiorno.
La ministra Luciana Lamorgese ha detto che in presenza di elementi che possano mettere a rischio la situazione della donna, la polizia potrà monitorare il luogo dove vive l’aggressore. “Le donne possono rivolgersi anche al giudice civile per ottenere immediata protezione” ha aggiunto la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, spiegando anche che di fronte a forti indizi di reati che possono rappresentare un problema, c’è la possibilità di applicare un fermo.
Un altro passo importante nel ddl è il potenziamento dell’uso dei braccialetti elettronici: chi è agli arresti domiciliari, ha un divieto di avvicinamento o obbligo di allontanamento dalla casa familiare, è soggetto a un inasprimento delle misure cautelari nel caso non acconsentisse all’applicazione del braccialetto. In caso di manomissione del dispositivo si viene condotti in carcere. In arresto obbligatorio anche chi viene colto in flagranza di reato quando si avvicina alla vittima.
C’è infine un capitolo dedicato alle questioni finanziarie: oltre a misure di sostegno economico per le vittime, “c’è una provvisionale per gli orfani di femminicidio, da erogare dopo le indagini preliminari” ha dichiarato la Ministra del Sud, Mara Carfagna.
Cosa contiene il Ddl contro la violenza sulle donne
Reviewed by Alessandro Nardelli
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dicembre 05, 2021
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