Mondiali di nuoto in corta: show di Razzetti, oro e bronzo. La veloce maschile d’argento

di ANTONIO A. INTREVADO - La premessa è d’obbligo: i Campionati del Mondo in vasca corta hanno un prestigio inferiore rispetto alle gare in lunga e questo faticosissimo 2021, incentrato sulle Olimpiadi di Tokyo, sta volgendo al termine per cui diversi big non hanno preparato l’evento. Molti di loro inoltre hanno staccato la spina pensando al 2022 e l’elenco di assenti illustri è davvero lungo: da Dressel a Peaty, passando per Katie Ledecky.

Ma un Mondiale è pur sempre un Mondiale e lo sa bene Alberto Razzetti che, nel day 1 ad Abu Dhabi, ha conquistato la medaglia d’oro nei 200 farfalla con un sontuoso crono di 1:49.06, nuovo primato italiano. Il ligure ha vinto la concorrenza di Ponti e Le Clos, l’uomo che sconfisse anche Phelps, con una gara in crescendo: strappo nel terzo cinquanta e finale irresistibile per chiunque. Felicissimo e sorpreso il Razzo: “Campione del Mondo suona bene. Sono contento, ma devo realizzarlo”. Le note dell’inno di Mameli, che non riecheggiava in corta dall’acuto di Federica Pellegrini a Windsor 2016, lo avranno aiutato. E, non sazio, il ventiduenne ha centrato anche il bronzo nei 200 misti segnando un altro primato nazionale (1:52.54). Oro per il giapponese Seto.

In chiusura si sono accesi i motori proprio nello stesso luogo in cui si è deciso il campionato di F1: i califfi della velocità hanno liberato tutti i propri cavalli in acqua per la staffetta 4×100 stile libero maschile. Oro Russia e bellissima piazza d’onore per l’Italia in 3:03.61 polverizzando di quasi due secondi il vecchio record nazionale. Miressi al lancio è rimasto sulla scia dell’americano Held (45.75) con un ottimo 46.12. Poi si è acceso il duello con i russi. Ceccon è stato uno squalo in virata, Deplano ha mantenuto la vetta e Zazzeri ha ceduto in chiusura solo ad uno Shchegolev da 45.53, miglior parziale di giornata. Tutti gli azzurri hanno nuotato un lanciato vertiginoso sotto 46”: la nostra staffetta veloce, argento olimpico in carica, è ormai un riferimento costante a livello planetario. Inoltre, un po’ come nel ciclismo su pista o nell’atletica, il serbatoio da cui attingere è molto ampio.

Amareggiato, però, Lorenzo Zazzeri: “È la prima volta che esco da una gara in cui prendiamo medaglia mondiale e non sono soddisfatto”. Giovani, velocissimi e con una mentalità da campioni.