Myanmar, Aung San Suu Kyi condannata a 4 anni di carcere

di CLARA LACORTE - L’ex leader politica e premio Nobel per la pace del Myanmar, Aung San Suu Kyi, è stata condannata a 4 anni di reclusione dal tribunale birmano con le accuse di incitamento al dissenso contro i militari e violazione delle misure anti Covid.

 
La 74enne è detenuta dal 1/mo febbraio scorso, quando i generali hanno deposto il suo governo, mettendo fine alla piccola parentesi democratica del Myanmar con un golpe che ha portato, ad oggi, secondo le stime di una Ong locale, alla morte di oltre 1.300 persone e più di 10.000 arresti per dissenso.

Coinvolto anche l’ex presidente Win Myint, condannato a 4 anni con le stesse accuse. Entrambi, secondo quanto riportato dal portavoce della giunta militare, verranno condotti in carcere solo dopo aver affrontato altre accuse che pendono su di loro. La giunta, infatti, ha annesso una serie di altri capi d’accusa tra cui la violazione di legge sui segreti ufficiali, corruzione e frode elettorale: l’ex leader rischia decenni di carcere.

Ai giornalisti non è stato permesso di assistere ai procedimenti del tribunale nella capitale e, inoltre, agli avvocati di Suu Kyi è stato vietato di parlare con i media.