di CLARA LACORTE - La Corte di Cassazione ha confermato l’assoluzione per Vitaly Markiv, unico imputato a giudizio per l’omicidio di Andy Rocchelli, fotoreporter pavese di 30 anni ucciso, a colpi di mortaio, il 24 maggio 2014 in Ucraina mentre realizzava un reportage nel Donbass, zona occupata dai separatisti filorussi.
Markiv, militare della Guardia nazionale ucraina, era stato condannato nel 2019 a 24 anni di reclusione dalla Corte d’Assise di Pavia e poi assolto, nel novembre del 2020, a Milano in appello "per non aver commesso il fatto". Attualmente si trova in Ucraina, dopo aver trascorso tre anni in carcere.
Andrea Rocchelli venne ucciso insieme ad Andrei Mironov di 60 anni, mentre un collega francese, William Roguelon, rimase ferito.
"Abbiamo piena fiducia nella giustizia e nel lavoro della magistratura. Ci aspettiamo che il verdetto sia conseguente alla dinamica dei fatti e che questo delitto non resti impunito visto che la responsabilità Ucraina è stata per due volte accertata", sono state queste le parole dei genitori della vittima, Elisa Signori e Rino Rocchelli, appena usciti dalla Corte di Cassazione.
Parole forti sono state pronunciate anche dal presidente della Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana) Giuseppe Giulietti qualche giorno prima del processo, il quale aveva espresso tutto il suo rammarico nei confronti di una vicenda che sembra non avere una giusta conclusione per la famiglia Rocchelli. "Non voglio credere che siccome l’Ucraina è un Paese amico, allora una vicenda come questa debba essere destinata al silenzio" aveva poi aggiunto "Ricorderebbe un altro caso, quello di Regeni con l’Egitto. Ma è un dato di fatto che l’Ucraina abbia insultato i magistrati, la famiglia e i giornalisti italiani, e che non ci sia stata alcuna reazione. Esiste ancora un Ministero degli Esteri in Italia?"
Markiv, militare della Guardia nazionale ucraina, era stato condannato nel 2019 a 24 anni di reclusione dalla Corte d’Assise di Pavia e poi assolto, nel novembre del 2020, a Milano in appello "per non aver commesso il fatto". Attualmente si trova in Ucraina, dopo aver trascorso tre anni in carcere.
Andrea Rocchelli venne ucciso insieme ad Andrei Mironov di 60 anni, mentre un collega francese, William Roguelon, rimase ferito.
"Abbiamo piena fiducia nella giustizia e nel lavoro della magistratura. Ci aspettiamo che il verdetto sia conseguente alla dinamica dei fatti e che questo delitto non resti impunito visto che la responsabilità Ucraina è stata per due volte accertata", sono state queste le parole dei genitori della vittima, Elisa Signori e Rino Rocchelli, appena usciti dalla Corte di Cassazione.
Parole forti sono state pronunciate anche dal presidente della Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana) Giuseppe Giulietti qualche giorno prima del processo, il quale aveva espresso tutto il suo rammarico nei confronti di una vicenda che sembra non avere una giusta conclusione per la famiglia Rocchelli. "Non voglio credere che siccome l’Ucraina è un Paese amico, allora una vicenda come questa debba essere destinata al silenzio" aveva poi aggiunto "Ricorderebbe un altro caso, quello di Regeni con l’Egitto. Ma è un dato di fatto che l’Ucraina abbia insultato i magistrati, la famiglia e i giornalisti italiani, e che non ci sia stata alcuna reazione. Esiste ancora un Ministero degli Esteri in Italia?"
Processo sulla morte di Andy Rocchelli, confermata l'assoluzione per Markiv
Reviewed by Alessandro Nardelli
on
dicembre 10, 2021
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