Tuttavia la WTA aveva continuato a nutrire seri dubbi sul fatto che Peng fosse effettivamente libera di esprimersi e muoversi in modo del tutto autonomo. E, difatti l’Associazione ha emanato un comunicato in cui è emersa una durissima presa di posizione: Stop a tutti i tornei in Cina ed Hong Kong. “Non vedo come posso chiedere alle nostre atlete di gareggiare lì”, ha dichiarato il Ceo Steve Simon. Sarebbero quindi in forte discussione ben nove tornei tra cui le Finals che dovrebbero disputarsi a Shenzen fino al 2030.
La decisione è stata accolta con favore da grandissime campionesse del passato come Billie Jean King o Martina Navratilova, ma anche il numero 1 del ranking maschile, Novak Djokovic, ha fatto sentire la sua voce. Il serbo si è schierato nettamente a favore dell’azione intrapresa: “Quella della WTA è una scelta coraggiosa ed è importante sostenerci a vicenda. Dobbiamo avere più notizie su quanto accaduto e invece c’è una mancanza di chiarezza molto triste perché in ballo c’è la vita di una giocatrice”.
Ovviamente non si è fatta attendere la risposta stizzita del governo di Pechino che si è detto fermamente contrario a qualsiasi forma di politicizzazione dello sport. Anche la Federazione tennistica locale ha attaccato duramente il boicottaggio delle competizioni sul suolo cinese ritenendolo basato su informazioni fittizie.
Mentre il CIO ha effettuato un’altra videochiamata col la ragazza offrendole ampio supporto e programmando un incontro di persona per gennaio.
La vicenda sembra, quindi, ben lontana dall’essere risolta.
Tennis, caso Peng: la WTA sospende i tornei in Cina
Reviewed by Alessandro Nardelli
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dicembre 03, 2021
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